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Cibi Anti Invecchiamento

una dieta a colori

Jirōemon Kimura, nato a Kyoto il , ad oggi, , è la persona di sesso maschile piú anziana ancora vivente, avendo oltrepassato i 115 anni d’età.

Va detto innanzitutto che la longevità è magra, non esistono infatti persone grasse e allo stesso tempo longeve. Dopo aver limitato le calorie per mantenere il proprio peso entro i parametri corretti, vivere a lungo ed in modo sano è possibile a patto di consumare frequentemente quei cibi indicati dalla scienza medica perché ricchi di particolari composti quali i polifenoli e i bioflavonoidi, tra questi in particolare gli antociani che, con il loro potentissimo effetto antiossidante, riducono l’incidenza delle malattie cardiovascolari, aiutano a prevenire il cancro e rallentano i processi d’invecchiamento.

Il menu anti invecchiamento è dominato dalla frutta e dalla verdura, possibilmente a chilometri zero, in modo da limitare al massimo la perdita dei principi attivi dovuta al trasporto, e preferibilmente di agricoltura biologica, per evitare pesticidi ed altre sostanze chimiche nocive. In testa ci sono le classiche mele nelle moltissime varietà, da sempre consigliate anche dalla saggezza popolare con l’antico adagio una mela al giorno toglie il medico di torno, ricchissime fornitrici di polifenoli, vitamina C e fibre tra cui in particolare la pectina, capace di ridurre il colesterolo nel sangue e favorire la peristalsi intestinale. Nelle mele rosse, ad esempio troviamo il piruvato, sostanza in grado di inibire l'accumulo di adipe.

Oltre alle mele, è indicatissimo poi il consumo di ciliegie, di fragole e di frutti di bosco come more, mirtilli, ribes e lamponi. Importanti sono anche le arance rosse —in mancanza d’altro è già un toccasana consumare un succo di arancia rossa una volta al giorno— l’uva nera e le prugne. Mangiare in rosso e blu infatti fa dimagrire e allunga la vita grazie agli antociani che, con la loro presenza, danno appunto questa specifica colorazione alla frutta ed alla verdura. Gli antociani vengono considerati degli eccellenti anti–cancro che aiutano, tra l’altro, anche a migliorare le prestazioni del cervello. Da ricordare infine tra le verdure, le melanzane, le bietole ed il mais rossi, la cipolla rossa, gli spinaci, le verze, i broccoli ed i pomodorini.

Questi ultimi soprattutto, sembrano efficaci nel ridurre le probabilità di cancro alla prostata, a patto però di consumarne almeno cinque porzioni alla settimana, magari sotto forma di salsa cotta e condita a freddo con un filo di olio di oliva extravergine, assai ricco dei citati polifenoli e di vitamine come il licopene. Utilissimi anche l’aglio, per quanto consentano i limiti imposti dalle relazioni sociali, e la curcuma. Concludono il menu oltre all’olio d’oliva extravergine —da misurarsi tuttavia in cucchiaini per il suo alto potere calorico—, le bevande ugualmente ricche di polifenoli come il vino rosso —da limitare a non piú di due bicchieri al giorno—, il tè verde che, grazie alla presenza di catechina è utile non solo contro il colesterolo ma anche, secondo una recente scoperta, al controllo della pressione arteriosa, il caffè e la cioccolata fondente.

Con quest’ultimi tuttavia ci vuole prudenza, il caffè infatti non deve superare le tre tazzine al giorno, mentre mangiare troppa cioccolata può avere effetti negativi sul peso, sul colesterolo e sul morale. Infine va limitato al massimo il consumo di carni rosse e di formaggi, ai quali sono perferibili il pesce, che garantisce un apporto notevole di Omega–3 e in alcuni salmonidi e crostacei anche di astaxantina, oppure le proteine d’origine vegetale, come ad esempio soia, fave, fagioli ecc., mentre è consigliabile il consumo frequente di yogurt per il mantenimento di una flora intestinale sana il cui ruolo nella longevità trova sempre piú conferme.


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